C’è post@ per te (1998)

E’ possibile innamorarsi di qualcuno che non si è mai visto? E cosa succederebbe se l’anima gemella conosciuta via mail fosse nella realtà il nostro peggior nemico? Cerca di rispondere a queste domande la commedia di Nora Ephron, che tenta furbescamente di bissare il successo ottenuto cinque anni prima, riconfermando la stessa coppia di attori già collaudata, Tom Hanks e Meg Ryan. Squadra vincente, non si cambia, ma questa volta il film è molto più brillante, ed elimina quasi ogni traccia di quel sentimentalismo romantico e un po’ lacrimevole, che aveva contraddistinto Insonnia d’amore.

Lei, che allora era ancora la fidanzatina d’America, ha tagliato i capelli ma ha lo stesso sorriso dolcissimo e gli occhioni sognanti, mentre lui ha ancora l’aria irresistibile da bravo ragazzo, anche se con qualche ruga in più, che lo rende più interessante. Pur essendo ambientato nell’era tecnologica, anche se antecedente a Facebook e ad altri social, il film è in realtà il remake di un vecchio classico, Scrivimi fermoposta, un film del 1940 con James Stewart, in cui due commessi che lavorano nello stesso negozio, e che si detestano nella vita reale, finiscono per innamorarsi l’uno dell’altra grazie ad una fitta corrispondenza cartacea, in cui nessuno dei due rivela la propria identità.

L’idea del film in questione è proprio questa. Siamo a New York: Kathleen ha una storica libreria per bambini, piccola ma molto curata, attenta al pubblico infantile, mentre Joe è un moderno imprenditore che apre un enorme e fornitissima libreria, moderna e all’avanguardia, proprio davanti al negozio di lei. E’ chiaro che la concorrenza del nuovo negozio la mette in crisi, perciò i due protagonisti si incrociano più volte, finendo per odiarsi e diventare acerrimi rivali.

Lui convive con Patricia, una brillante e impegnatissima editrice di successo, molto presa dalla sua carriera; lei vive con Frank, un giornalista colto e dai molteplici interessi, ma molto assente. Entrambi sono convinti che le loro vite e i loro rapporti sentimentali siano pienamente soddisfacenti, almeno fino a quando non s’incontrano su una chat line e cominciano a parlare via mail.

Nascosti sotto i nickname di NY152 e Shopgirl (Commessa nella versione italiana), Joe e Kathleen finiscono per confidare all’altro ogni dettaglio di sé stessi, eccetto le rispettive identità. Così la loro segreta corrispondenza online, nutrita dalla curiosità di entrambi e dalla loro necessità di sfogarsi, dà lentamente vita ad un rapporto sempre più profondo, che finirà per diventare importante per entrambi.

Tramite il fitto scambio di mail arriveranno a raccontarsi e a conoscersi, fino a veder nascere una bella intesa. Parlano di tutto, discutono liberamente degli argomenti più diversi scoprendo ogni volta aspirazioni, sogni e interessi in comune. Ogni sera si ripete lo stesso rito, scandito dal suono del computer che avverte dell’arrivo di una nuova mail: è un appuntamento al quale non riescono più a rinunciare.

L’affinità delle due anime cresce di giorno in giorno fino a quando la curiosità non spinge i due a decidere d’incontrarsi, perché questo rapporto virtuale è quanto di più bello potesse loro capitare, soprattutto se paragonato ai rispettivi partner reali (in questo Greg Kinnear riesce ad essere più piatto del solito). Il ritmo del film si impenna parecchio da questo punto in poi, soprattutto perché la decisione di incontrarsi, sempre ignorando l’uno l’identità dell’altro, darà vita a qualche simpatico imprevisto, mentre la trama guadagnerà brio e simpatia dagli inevitabili equivoci. Fino al romanticissimo e prevedibile lieto fine.

Il tempo è passato, la tecnologia si è evoluta e i mezzi di comunicazione sono cambiati, ma anche dopo tanti anni la storia d’amore-odio tra vita reale e virtuale è ancora quanto mai attuale. La commedia romantica è ancora oggi molto apprezzata e in tanti la considerano un classico del genere.

Fa sorridere il fatto che all’epoca i computer non fossero diffusi come oggi, la stessa Meg Ryan non ne possedeva uno personale nella realtà, e non aveva nessuna dimestichezza con la comunicazione digitale. Per chi come me appartiene al secolo scorso, il film è un bel tuffo nel passato, e allora fu una novità assoluta, che oggi può far tenerezza.

Oltre alla coppia di protagonisti, punto di forza del film è sicuramente la sceneggiatura, curata dalla Ephron, come era avvenuto per Insonnia d’amore. Nonostante l’accuratezza dei dialoghi, però, molte delle scene clou del film sono state improvvisate dagli attori, dietro esplicito invito della regia, che incoraggiò il cast ad improvvisare per rendere le scene ancora più vere.

Anche se il film è a tutti gli effetti una commedia, ci sono momenti profondamente toccanti, come quando Kathleen, l’ultimo giorno, dice a Joe che chiudere il suo negozio per sempre le è sembrato come vedere sua madre morire di nuovo. E regala anche spunti di riflessione da non sottovalutare, soprattutto oggi che i social sono diventati parte integrante del nostro quotidiano. E’ interessante vedere come ci sia un volto superficiale che mostriamo al mondo, e uno più intimo, che tiriamo fuori solo quando abbiamo aperto il nostro cuore.

Nell’insieme è una pellicola che si lascia ancora vedere, e con un innegabile valore di testimonianza storica di un’epoca ormai lontana e superata, in cui per leggere le mail dovevi essere a casa e avere il computer. Mi par di sentire i Millennials che ridono…

38 pensieri riguardo “C’è post@ per te (1998)

  1. Eh, sì, ci si può innamorare virtualmente di qualcuno senza conoscerlo. Io lo so bene! :)))
    Riguardo il film, forse ti sorprenderà sapere che per un motivo o per l’altro non l’ho mai visto per intero. Il più delle volte arrivavo a un punto in cui la commedia mi sembrava troppo stucchevole e la interrompevo. Che dici? Mi consigli di recuperarla, dopo tutti questi anni?
    Invece Scrivimi fermoposta l’ho sempre adorato e lo consiglio a tutti. 😉

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  2. Io sono ancora così: devo tornare a casa e aspettare che il computer si accenda per accedere alle email. Quindi questo film è per me ancora attuale. Mi è piaciuto molto all’epoca e credo che il sentimento sarebbe immutato se lo rivedessi ora. Una commedia dolce ambientata in una metropoli caotica e crudele. Un bel contrasto. Ho apprezzato moltissimo Tom Hanks. Bella recensione Raffa ^_^

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  3. Ciao ti ho vista da kikkakonekka mi è piaciuto il tuo commento sono venuta a dare una sbirciatina ma ho trovato questo …. Sito meraviglioso 🤩
    Ieri sera non trovavamo niente di bello in tv e ho tirato fuori vecchi dvd 📀 e ho scelto questo
    Troppo dolce lei, io colleziono ancora libri per bambini
    E lui è sempre stato il mio attore preferito
    Adoro la tua recensione vado a fare un giretto negli indovinelli

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