Questa recensione è affettuosamente dedicata a Celia e Coule la vie, che parlando di questo film me lo hanno ricordato.
Un thriller claustrofobico, originale e decisamente interessante, sorretto dalla recitazione degli interpreti più che dalla trama. La costruzione della storia, che prende vita attraverso flashback ben inseriti nella struttura narrativa, passa in secondo piano di fronte al duello di bravura tra i due protagonisti, Freeman e Hackman, a cui la sceneggiatura offre infinite possibilità . Sono i dialoghi serrati e la recitazione non verbale che trascinano il film e lo rendono così affascinante.
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