Trasposizione di un romanzo autobiografico scritto da Armistead Maupin, che ha curato anche la sceneggiatura, è una storia vera, dove la verità ha la forma di un rebus che nessuno, per ora, ha ancora risolto. Uno degli ultimi film di Williams da protagonista e anche uno dei più difficili. Difficili le tematiche, molto particolari e forse non espresse in modo chiaro, e difficile il genere, perché nonostante Williams fosse un attore completo, il pubblico lo ha sempre amato più nei ruoli comici che in quelli drammatici. Perché se quando voleva far ridere, era una forza della natura, travolgente come pochi altri comici, quando si calava in ruoli più seri, il suo sorriso diventava malinconico, e sembrava tenere sulle spalle tutto il dolore del mondo.
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Mrs. Doubtfire (1993)
A differenza di altri film in cui si usa il travestitismo solo per far ridere, come ad esempio Tootsie, o per un blando accenno a omosessualità e differenze di genere, come Victor Victoria, questa pellicola, sotto il velo della commedia, nasconde una riflessione amara sulla crisi della famiglia. Perché vedere Robin Williams in gonna a pieghe e golfino di lana, nei panni di un’anziana tata, fa indubbiamente sorridere, ma sottolinea anche il dramma di un uomo costretto a questo espediente per poter vedere i suoi figli.
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È difficile parlare di questo film senza urtare la sensibilità di qualcuno. Ed è un peccato, perché al di là di ogni altra considerazione, il film è una commedia ironica e divertente, che se analizzata senza pregiudizi, appare anche meno superficiale di quanto potrebbe apparire a prima vista. Certo è un film che ironizza sui gay in modo forse irrispettoso, ma che in fondo vuole colpire soprattutto quel bigottismo morale fatto di apparenze, contro cui si schierano da sempre le rivendicazioni di libertà sessuale di ogni tipo e di ogni epoca.
Continua a leggere “Piume di struzzo (1996)”Will Hunting – Genio ribelle (1997)
Un messaggio non originale, ma rinnovato nella forma, quello di questa storia scritta a quattro mani da Matt Damon e Ben Affleck, giustamente premiata con l’Oscar. Ma una buona sceneggiatura da sola non basta a fare un buon film, invece Will Hunting riesce ad affascinare dall’inizio alla fine, merito degli attori che si calano nei personaggi e interagiscono tra loro in maniera naturale, con una chimica che non si vede spesso, e merito anche di una regia che sa assecondarli senza forzature, accompagnando la storia nei momenti più drammatici e in quelli più divertenti, sempre con il ritmo giusto.
Continua a leggere “Will Hunting – Genio ribelle (1997)”Boulevard (2014)
Il destino di questa pellicola è di essere ricordata come l’ultima interpretazione di Robin Williams, e da una parte è un bene perché sarebbe stato un vero peccato che un attore del suo calibro fosse ricordato per Una notte al museo – Il segreto del faraone. Questo è il terzo dei quattro film che l’attore aveva in programma al momento della sua morte, nell’agosto del 2014, ed è l’ultimo che lo vede sullo schermo. Il film ha avuto purtroppo una pessima distribuzione, in Italia è uscito direttamente in DVD, ed è stato trasmesso dalle reti satellitari. Peccato, perché è una storia molto intensa che lo vede mostrare il suo lato più drammatico, testimoniando la completezza della sua gamma espressiva. Molti non sono d’accordo su questo punto, e sostengono che Williams si esprimesse al meglio nei toni della commedia, ma dopo aver visto questo film forse cambierebbero idea.
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“Carpe diem, cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita”
E’ la frase che tutti ricordiamo di questa meravigliosa pellicola, quella che tutti siamo pronti a citare, anche chi non conosce il latino. Perché il messaggio che il film ci lascia è uno di quelli che restano dentro e che ti porti dietro per sempre. Dovremmo goderci la vita, vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, approfittare di ogni attimo, prima che fugga per sempre. E non è l’unica lezione che questo film ci insegna.
La musica nel cuore – August Rush (2007)
Un film per famiglie, senza grandi pretese se non di raccontare una bella favola che parla di buoni sentimenti, di amore vero e di legami familiari, accompagnata da musiche trascinanti e una dose abbondante di retorica. E se anche lo spettatore che si appresta a guardarlo non ha grandi pretese, se non di vedere una storia semplice e piacevole, con un lieto fine molto improbabile ma delizioso, si potrà godere un film gradevole, sicuramente meno sciocco di tanti altri.
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Grandiosa trasposizione della tragedia shakespeariana in cui tutto è maestoso e colossale, quasi come l’ego del regista. Fastose l’ambientazione e la scenografia, barocca, luccicante, già di per sé imponente, ma ancor più aumentata dalla presenza di specchi che ne moltiplicano luce e profondità; enorme il numero delle comparse, che rendono la scena del matrimonio tra i due amanti monumentale, più adatta all’incoronazione di un imperatore che alle nozze di una regina, vedova da poco; incredibile la serie di grandissimi attori, scelti anche per i ruoli minori, tra cui Billy Crystal nella parte del becchino, Robin Williams in quella di Osric, Rufus Sewell per Fortebraccio e persino comparse di gran lusso come Lemmon, Depardieu, Charlton Heston, Timothy Spall, Sir Gielgud e Judi Dench.
Continua a leggere “Hamlet (1996)”L’altro delitto (1991)
Una delle prime regie di Branagh è un giallo insolito e ricco di mistero, un affascinante gioco di specchi tra passato e presente, con un incipit folgorante. Oltre che curarne la regia, prende per sé il ruolo di protagonista, insieme a Emma Thompson, allora sua compagna di vita: doppio ruolo per entrambi in una storia intrigante di amore e morte, con sfumature sovrannaturali molto ben dosate.
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