Film catastrofico per eccellenza, fa parte del filone dei disastri naturali, come inondazioni, eruzioni vulcaniche, naufragi e via dicendo, e ha tutte le caratteristiche del genere: un cast a cinque stelle, effetti speciali grandiosi (qui aumentati dal Sensurround, inventato in quegli anni) e una storia popolata di personaggi che riescono ad avere più o meno tutti il loro momento di gloria. Uscito nello stesso anno de L’inferno di cristallo, e un paio d’anni dopo L’avventura del Poseidon, non è riuscito a raggiungere il loro successo, forse perché la storia è più dispersiva. Non c’è, infatti, un unico luogo in cui si concentra il pericolo, delimitato e claustrofobico come un grattacielo in fiamme o una nave in alto mare, ma un insieme di singoli ambienti, teoricamente sicuri, come abitazioni, uffici o addirittura strade, che vengono messi a soqquadro dal terremoto, e non lasciano scampo agli occupanti.
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