Stephen King ha la capacità di trasformare in incubi terrificanti le situazioni più banali, non senza usare una certa ironia. Cosa ci può essere di più innocuo di un’ammiratrice entusiasta che casualmente si imbatte nel suo idolo? Solo il genio perverso di King poteva trasformare un’appassionata lettrice di romanzi rosa in una fredda e brutale squilibrata, dall’aspetto inoffensivo, ma capace delle più crudeli efferatezze. Sfruttando un’ambientazione claustrofobica e un cast perfetto, il regista Rob Reiner trasforma il romanzo di King in un thriller eccellente.
Continua a leggere “Misery non deve morire (1990)”