Ben Affleck debutta dietro la macchina da presa dirigendo il fratello Casey in una storia dura e molto coinvolgente. Un dramma delle periferie, molto simile nella trama a Mystic River e non a caso tratto da un romanzo dello stesso autore, una storia che è difficile da raccontare e difficile da guardare, non solo per la sua durezza, ma per i tanti dilemmi morali che pone allo spettatore, chiamandolo a schierarsi da una parte o dall’altra di una barricata che segna il confine tra legalità e giustizia.
Continua a leggere “Gone, baby gone (2007)”Tag: Morgan Freeman
Under suspicion (2000)
Questa recensione è affettuosamente dedicata a Celia e Coule la vie, che parlando di questo film me lo hanno ricordato.
Un thriller claustrofobico, originale e decisamente interessante, sorretto dalla recitazione degli interpreti più che dalla trama. La costruzione della storia, che prende vita attraverso flashback ben inseriti nella struttura narrativa, passa in secondo piano di fronte al duello di bravura tra i due protagonisti, Freeman e Hackman, a cui la sceneggiatura offre infinite possibilità. Sono i dialoghi serrati e la recitazione non verbale che trascinano il film e lo rendono così affascinante.
Continua a leggere “Under suspicion (2000)”Glory – Uomini di gloria (1989)
Sono stati girati molti film sulla guerra civile americana, spesso prolissi, pretenziosi e noiosi; questo ha una classe completamente diversa. Non racconta le grandi battaglie o le vittorie di Lincoln e dei suoi generali, ma la vera storia dei primi soldati neri dell’esercito americano, senza troppa retorica. Il film è ispirato alle lettere personali del colonnello Shaw, che guidò il 54° Reggimento Volontari di Fanteria del Massachusetts, dalla sua formazione, nel febbraio 1863, fino all’attacco al forte Wagner nella Carolina del Sud, dove morì durante l’assalto, nel luglio dello stesso anno, a soli 26 anni. Le lettere furono consegnate da Shaw stesso ad un giornalista proprio prima della battaglia finale.
Continua a leggere “Glory – Uomini di gloria (1989)”Il cavaliere oscuro (2008)
Da molti considerato il miglior film dell’uomo pipistrello, il cavaliere di Nolan abbandona definitivamente l’immagine del Batman dei fumetti per diventare un eroe drammatico che lotta per estirpare il male dalla società. Personalmente sono molto affezionata alle atmosfere gotiche e visionarie di Tim Burton, e la sua trasposizione cinematografica di Batman, che esalta l’essenza malinconica del fumetto, resta la mia preferita. Tuttavia non mi è dispiaciuto neppure questo secondo capitolo della trilogia di Nolan, molto più completo, a mio avviso, rispetto al primo.
Continua a leggere “Il cavaliere oscuro (2008)”Se7en (1995)
È uno dei più bei thriller che abbia mai visto e, amando il genere, ne ho visti parecchi. Questione di gusti, certo, ma possiede una serie di caratteristiche che lo elevano al di sopra della media: singolare l’idea di partenza, intrigante la trama, ben delineati i personaggi, anche se forse non originalissimi, azzeccata l’ambientazione, perfetta l’atmosfera cupa, calibrata la sceneggiatura e ottimo il cast. Il tutto confluisce trionfalmente in un finale inquietante, spiazzante e di sicuro terribile, ma irrinunciabile. Tanto che quando il produttore, preso dai dubbi, aveva proposto di cambiarlo, Brad Pitt minacciò di andarsene, se lo avesse fatto.
Continua a leggere “Se7en (1995)”Robin Hood – Principe dei ladri (1991)
Diretto da Kevin Reynolds, è uno dei migliori adattamenti della classica storia di Robin Hood, in cui si aggiungono personaggi nuovi, interessanti e ben caratterizzati, mentre spariscono momenti topici, ma ampiamente abusati, come la gara di tiro con l’arco. Ne risulta un film che non a tutti è piaciuto e che qualcuno ha addirittura scambiato per una parodia. Divertente lo è di sicuro questo Robin Hood, spettacolare, romantico, ma sempre con un pizzico di ironia, è una rivisitazione moderna del mito, che si distingue volutamente dalla rappresentazione classica, forse anche per evitare confronti. I nuovi personaggi, comunque, si inseriscono alla perfezione nella leggenda dell’arciere di Sherwood, aggiungendo un vento di novità che non guasta affatto.
Continua a leggere “Robin Hood – Principe dei ladri (1991)”Million dollar baby (2004)
Non amo particolarmente i film in cui si parla di pugilato, perché di solito sono un po’ tutti uguali e si riducono a mostrare violenza a grandi dosi, acclamando i pugni da dietro un’enorme bandiera americana, e trasformando quella che dovrebbe essere la nobile arte in un gioco al massacro, in cui la ferocia di uno e la sofferenza dell’altro sono finalizzate all’eccitazione dello spettatore. Per questo film ho fatto un’eccezione perché la stima che ho di Eastwood mi ha fatto pensare che sarebbe stato diverso.
Continua a leggere “Million dollar baby (2004)”Brubaker (1980)
Un dramma carcerario atipico per gli standard di Hollywood, forse uno dei migliori per contenuti. Non siamo di fronte al solito film in cui un prigioniero, spesso innocente o comunque vittima delle circostanze, viene vessato da un direttore sadico e violento, che abusa del suo potere per scaricare le proprie frustrazioni o per applicare le proprie teorie rieducative. Per una volta, c’è un direttore onesto e coscienzioso, forse fin troppo comprensivo, che intende mettere ordine nel sistema carcerario e raddrizzare i torti, se ce ne sono.
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