Testimone d’accusa (1957)

Tratto da un racconto di Agatha Christie, a mio modesto avviso è uno dei migliori gialli che si siano mai visti al cinema e la stessa autrice britannica ripeteva che questo film era la migliore trasposizione cinematografica di un suo lavoro. L’intreccio è sicuramente sottile e intelligente come solo la regina del giallo sapeva fare, ma il film lo fa diventare un capolavoro, mescolando abilmente la trama noir con quella ironia british tanto cara alla Christie, che qui è sapientemente dosata dalla sceneggiatura perfetta, opera dello stesso Wilder, che firma anche la regia.

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Il filo del rasoio (1946)

Un film di due ore e mezza, incentrato su un protagonista che vaga dall’America all’Europa, fino all’Himalaya, alla ricerca del senso della vita, potrebbe apparire noioso. Invece è una pellicola avvincente, ricca di personaggi interessanti, molto ben delineati da un cast di prim’ordine. Tratto dal romanzo omonimo di Somerset Maugham, è una storia affascinante e coinvolgente, in cui si intrecciano le vicende di uomini e donne, toccati in vario modo dalla vita, e uniti da un unico filo conduttore che è il protagonista, alla costante ricerca di un significato da dare alla sua esistenza.

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