Prima che i film di supereroi si cominciassero a sfornare al ritmo di uno all’anno, puntando soprattutto su effetti speciali roboanti per coprire enormi carenze di sceneggiatura, questo fu il primo, coraggioso, tentativo di rianimare la carriera in difficoltà di un glorioso eroe dei fumetti, che sembrava passato di moda. E Tim Burton ne ha fatto un capolavoro da par suo, mantenendosi vicino alle atmosfere malinconiche di Frank Miller, che aveva riportato Batman alle sue oscure radici. Per quanto io abbia amato anche il cavaliere oscuro di Nolan, il mio cuore è rimasto legato a questo primo film, forse perché Burton ha saputo fondere perfettamente l’atmosfera mesta e nostalgica del fumetto, con la sua anima visionaria ed estrosa.
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Nightmare before Christmas (1993)
Originalissimo film d’animazione, ideato e prodotto, ma non diretto, da Tim Burton, realizzato con la tecnica dello stop-motion, cioè pupazzi animati e ripresi fotogramma per fotogramma, con un numero elevato di pose, fino a formare un insieme fluido. L’idea di questa romantica fiaba natalizia dai toni gotici non poteva che nascere dalla fantasia di Burton, il regista visionario per eccellenza, sovrano indiscusso delle atmosfere dark, che decise di metterla in scena dopo il clamoroso successo di Batman. Ma la regia fu affidata ad un esperto di animazione anche perché Burton stava girando proprio il seguito di Batman.
Continua a leggere “Nightmare before Christmas (1993)”Edward mani di forbice (1990)
Sono passati più di 30 anni da quando uscì questa poetica favola di Tim Burton, che molti considerano il suo capolavoro, eppure il film ha ancora intatto tutto il suo fascino. Non è propriamente un film natalizio, ma il Natale ha comunque un ruolo importante nella storia, e difficilmente troverete una teoria più suggestiva e romantica sull’origine della neve…
dwBig eyes (2014)
Una storia vera, ma a tratti talmente assurda da sembrare frutto di fantasia. La storia di una donna che subisce, da parte del suo uomo, una violenza forse anche peggiore della violenza fisica. Una prepotenza di cui è inizialmente complice silenziosa, un sopruso umiliante e reiterato che finisce per privarla del riconoscimento che le spetta di diritto. Si parla di un’artista, sensibile e originale, dal tratto delicato e ineguagliabile, che si vede privata davanti al mondo della paternità dei suoi dipinti, dall’uomo che dice di amarla.
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