Questo è il classico film amato dal pubblico e demolito dalla critica, e il bello è che entrambi hanno, a modo loro, ragione. La storia gioca sulle emozioni e non a caso la pellicola è uscita nel periodo natalizio, in più vanta un cast a dir poco esagerato, per cui solletica le aspettative di un pubblico che vuole appassionarsi e commuoversi per una bella favola, e gradisce naturalmente che sia anche recitata bene. La critica, invece, non ama affogare nella melassa, sa riconoscere le emozioni vere da quelle costruite ad arte per il botteghino, e nello stesso tempo è consapevole che non sempre un cast troppo nutrito equivale a un film da Oscar.
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The life of David Gale (2003)
Alan Parker ha spesso cercato di sconvolgere lo spettatore con la potenza delle sue immagini, e di coinvolgerlo in riflessioni di carattere sociale, a partire da Fuga di mezzanotte fino a Le ceneri di Angela, passando per Mississippi burning. Questo film vorrebbe essere una denuncia contro la pena di morte, non tanto per la sua crudeltĂ , come aveva fatto Tim Robbins con Dead man walking, quanto per la possibilitĂ di commettere un tragico e irreparabile errore. La sceneggiatura purtroppo non convince fino in fondo, ma il film rimane un buon thriller grazie a diversi colpi di scena e un finale davvero imprevedibile.
Continua a leggere “The life of David Gale (2003)”Le regole del caos (2014)
Alla seconda regia dopo L’ospite d’inverno, Rickman ci regala un film affascinante che è un vero gioiello visivo. Incentrato su una figura femminile molto indipendente, che deve lottare per emergere in un mondo declinato al maschile, si affida al talento di Kate Winslet, che dimostra di poter reggere quasi tutto il film sulle sue spalle.
Continua a leggere “Le regole del caos (2014)”Hamlet (1996)
Grandiosa trasposizione della tragedia shakespeariana in cui tutto è maestoso e colossale, quasi come l’ego del regista. Fastose l’ambientazione e la scenografia, barocca, luccicante, già di per sé imponente, ma ancor più aumentata dalla presenza di specchi che ne moltiplicano luce e profondità ; enorme il numero delle comparse, che rendono la scena del matrimonio tra i due amanti monumentale, più adatta all’incoronazione di un imperatore che alle nozze di una regina, vedova da poco; incredibile la serie di grandissimi attori, scelti anche per i ruoli minori, tra cui Billy Crystal nella parte del becchino, Robin Williams in quella di Osric, Rufus Sewell per Fortebraccio e persino comparse di gran lusso come Lemmon, Depardieu, Charlton Heston, Timothy Spall, Sir Gielgud e Judi Dench.
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