Un titolo accattivante e una storia insolita per un film che nasce, vive e muore con Clint Eastwood. Senza la sua forte personalità , la sua capacità di dare un’impronta carismatica alle storie che racconta, il film non esisterebbe. Quattro anni dopo Million dollar baby, Eastwood ritorna a dirigere e interpretare un film chiaramente didascalico, anche se mantiene un approccio abbastanza sobrio, senza dilungarsi in lunghi monologhi con l’unico scopo di fare la morale al pubblico. Volendo riassumere in maniera semplicistica, si potrebbe dire che è un film contro il razzismo, ma sarebbe come dire che Million Dollar Baby era un film a favore dell’eutanasia. E anche se qui l’approfondimento psicologico dei personaggi e la costruzione narrativa sono molto meno profondi, Gran Torino rimane un film interessante, che dimostra come anche le proposte più convenzionali possono dare buoni risultati.
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La strana coppia (1968)
Un’altra straordinaria commedia della coppia Lemmon Matthau, che si sfidano in bravura sui dialoghi scritti da Neil Simon. Dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli anni ’80 una delle scommesse piĂą sicure nell’industria cinematografica di Hollywood era un film basato sul lavoro di Neil Simon. Drammaturgo di enorme successo, ha dimostrato eccezionali capacitĂ comiche nello scrivere sceneggiature spiritose e memorabili. Questo film, basato sulla sua opera teatrale del 1965, è probabilmente il suo lavoro piĂą famoso e uno dei suoi film di maggior successo. Come in molte delle sue opere, la trama è semplice ma accattivante.
Continua a leggere “La strana coppia (1968)”Pomodori verdi fritti, alla fermata del treno (1991)
Basato sul romanzo di Fannie Flagg, che ha lavorato anche alla sceneggiatura del film, è un inno commovente e divertente al legame femminile e all’importanza dell’amicizia, ma anche una potente critica contro il razzismo. Una pellicola incantevole che intreccia due storie di riscatto femminile, con quattro meravigliose interpreti che danno il meglio di sĂ©. La trama è composta da una vicenda di contorno, all’interno della quale si va a sviluppare in forma di racconto, attraverso un serie di flashback, un’altra storia. La vicenda che fa da cornice è ambientata ai giorni nostri, mentre la parte raccontata nei flashback ci porta nel Sud degli Stati Uniti in un’epoca non lontanissima, quando ancora gli afro-americani erano disprezzati e gli uomini trattavano le donne come oggetti.
Continua a leggere “Pomodori verdi fritti, alla fermata del treno (1991)”Full Monty (1997)
Il cinema britannico ci regala spesso film a basso budget, con attori non famosissimi, che si rivelano commedie meravigliose e hanno uno strepitoso successo di pubblico. Sono storie semplici, quasi banali, ma hanno la capacità di rappresentare aspetti anche drammatici della società con il tocco lieve dell’umorismo anglosassone, trasformandoli in film estremamente piacevoli grazie a uno sguardo divertito e divertente sulla realtà . L’alternanza di sequenze esilaranti con momenti di riflessione più seria è il modo in cui il regista Peter Cattaneo ci racconta la storia di un eterogeneo gruppo di disoccupati di Sheffield.
Continua a leggere “Full Monty (1997)”Lo specchio della vita (1959)
Inserire questa pellicola in un genere non è solo difficile, ma è anche riduttivo. Chiaramente siamo di fronte a un dramma, ma i temi affrontati sono molteplici e universali, dai pregiudizi del razzismo all’importanza dell’apparenza nella società , fino al difficile equilibrio fra affettività ed egoismo, e tra ambizione e infelicità . Il regista è quel Douglas Sirk, che ha firmato alcuni dei più bei melodrammi del cinema americano, da Magnifica ossessione a Come le foglie al vento, fino a Il trapezio della vita e poi questo film, con cui si ritira dalla regia e da Hollywood, trasferendosi in Europa.
Continua a leggere “Lo specchio della vita (1959)”La tempesta del secolo (1999)
Chi conosce e apprezza Stephen King, sa che le sue storie non sempre vengono adattate bene per lo schermo, per il semplice motivo che i suoi romanzi sono ricchi di dettagli e spesso infoltiti di sotto trame finemente intrecciate, che è difficile condensare il un film di due ore. Per questo molte volte si finisce per sacrificarne l’essenza, e si traduce il romanzo in un film, privilegiando solo parte della vicenda e trascurando i dettagli. A volte l’adattamento dà comunque un ottimo risultato, come nel caso de Il miglio verde, altre volte invece ne risulta un film meno soddisfacente, come nel caso di Cose preziose.
Continua a leggere “La tempesta del secolo (1999)”Una voce nella notte (2006)
Trasposizione di un romanzo autobiografico scritto da Armistead Maupin, che ha curato anche la sceneggiatura, è una storia vera, dove la verità ha la forma di un rebus che nessuno, per ora, ha ancora risolto. Uno degli ultimi film di Williams da protagonista e anche uno dei più difficili. Difficili le tematiche, molto particolari e forse non espresse in modo chiaro, e difficile il genere, perché nonostante Williams fosse un attore completo, il pubblico lo ha sempre amato più nei ruoli comici che in quelli drammatici. Perché se quando voleva far ridere, era una forza della natura, travolgente come pochi altri comici, quando si calava in ruoli più seri, il suo sorriso diventava malinconico, e sembrava tenere sulle spalle tutto il dolore del mondo.
Continua a leggere “Una voce nella notte (2006)”Duello al sole (1947)
Sono cresciuta a latte, biscotti e western: mio padre era un appassionato e quando ero bambina la televisione ne trasmetteva spesso. Erano tutti classici, con grandi attori diretti da grandissimi registi. Ricordo ancora le emozioni che riuscivano a dare quei film, sempre appassionanti, movimentati, ricchi di sfide impossibili, di sentimenti travolgenti ed entusiasmanti duelli. Ai miei occhi di bambina, la cosa piĂą apprezzabile era il manicheismo delle storie e dei personaggi, rigidamente divisi in buoni e cattivi, dove di solito i secondi avevano la peggio.
Continua a leggere “Duello al sole (1947)”Misery non deve morire (1990)
Stephen King ha la capacità di trasformare in incubi terrificanti le situazioni più banali, non senza usare una certa ironia. Cosa ci può essere di più innocuo di un’ammiratrice entusiasta che casualmente si imbatte nel suo idolo? Solo il genio perverso di King poteva trasformare un’appassionata lettrice di romanzi rosa in una fredda e brutale squilibrata, dall’aspetto inoffensivo, ma capace delle più crudeli efferatezze. Sfruttando un’ambientazione claustrofobica e un cast perfetto, il regista Rob Reiner trasforma il romanzo di King in un thriller eccellente.
Continua a leggere “Misery non deve morire (1990)”Mrs. Doubtfire (1993)
A differenza di altri film in cui si usa il travestitismo solo per far ridere, come ad esempio Tootsie, o per un blando accenno a omosessualità e differenze di genere, come Victor Victoria, questa pellicola, sotto il velo della commedia, nasconde una riflessione amara sulla crisi della famiglia. Perché vedere Robin Williams in gonna a pieghe e golfino di lana, nei panni di un’anziana tata, fa indubbiamente sorridere, ma sottolinea anche il dramma di un uomo costretto a questo espediente per poter vedere i suoi figli.
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