Siamo di fronte alla prima cruda rappresentazione sul grande schermo della piaga chiamata AIDS. Quattro anni prima la televisione ne aveva parlato in maniera un po’ più edulcorata nel tv movie Una gelata precoce, ma la pellicola in questione ha il merito di aver affrontato la malattia come un problema sociale di vaste dimensioni, e non come la tragedia personale di un solo protagonista. Poi arriverà quel capolavoro che è Philadelphia, e avrà un’altra risonanza, grazie anche al richiamo di regista e attori più conosciuti, ma questo è il primo film in cui l’AIDS è davvero protagonista. Tra l’altro il titolo italiano può trarre in inganno, perché fa pensare che si tratti solo della storia di Willy, mentre il titolo originale, Longtime companion, è molto più efficace e significativo: quella era infatti l’espressione usata nei necrologi per indicare i compagni delle vittime dell’AIDS.
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