La gatta sul tetto che scotta (1958)

Grande classico della Hollywood che fu, tratto da un’opera di Tennessee Williams e interpretato da divi senza tempo come Liz Taylor, Paul Newman, e da uno straordinario caratterista come Burl Ives.  Nello stesso anno de La lunga estate calda e un anno prima de I segreti di Filadelphia, Newman ci regala un’altra intensa interpretazione in un film molto coinvolgente. È un dramma familiare pieno di intrighi e gelosie, che pulsa e si infittisce all’interno di una famiglia benestante, per poi emergere e manifestarsi di fronte a un evento tragico che coinvolge il capofamiglia. Sono tanti i temi trattati, come certa ipocrisia nei rapporti familiari, l’avidità insita nella natura umana, le difficoltà della vita di coppia e la malattia. E c’è anche un vago accenno all’omosessualità, che nel dramma di Williams era molto più palese.

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Rebecca – La prima moglie (1940)

Il romanzo di Daphne Du Maurier è uno splendido melodramma gotico e materiale perfetto per il macabro gioco psicologico di Hitchcock. I libri della scrittrice britannica, carichi di suspense e talvolta anche tendenti all’horror, sono stati un’importante fonte di ispirazione per il regista. Nel 1939 aveva girato La taverna della Giamaica, tratto dal romanzo omonimo di Du Maurier, e anche Gli uccelli si ispirerà a un suo racconto. Il più grande successo, tuttavia, fu Rebecca del 1940, il primo film realizzato da Hitchcock negli Stati Uniti, anche se è stato girato principalmente in Gran Bretagna e la maggior parte del cast è inglese.

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