Capodanno a New York (2011)

Immagino che qualcuno possa storcere il naso di fronte ad un film che definire commerciale è un eufemismo. Lo è di sicuro, senza ombra di dubbio: è un tentativo maldestro da parte di un regista particolarmente portato per le commedie sentimentali, di fondere insieme un po’ di romanticismo, un pizzico di melodramma, e un’abbondante manciata di banalitĂ  natalizie, insaporendo il tutto con tanto zucchero.

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Crash – Contatto fisico (2004)

Un film a mosaico, composto da tante storie diverse che si intersecano, un cast eclettico di attori dalla forte personalitĂ , un approccio coraggioso al tema del razzismo, e una sceneggiatura non a caso premiata con l’Oscar, che contiene molte situazioni di conflitto. Tutti questi punti di forza sicuramente elevano il film al di sopra della media, ma allo stesso tempo fanno sembrare la pellicola un po’ troppo ambiziosa nella sua esecuzione, rendendo il messaggio centrale piĂą debole, invece che piĂą forte. Paul Haggis, autore del soggetto e sceneggiatore, oltre che regista, manda un messaggio ben preciso: tutti siamo in una certa misura razzisti o possiamo essere motivati, ​​in determinate circostanze, ad esprimerci come tali. Il razzismo può avere varie manifestazioni e cause a volte insospettabili, e il film cerca di esplorarle attraverso una serie di personaggi che il destino fa incrociare, o meglio, come suggerisce il titolo, fa scontrare.

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