Liberamente ispirato a nove racconti e una poesia di Raymond Carver, America oggi è un viaggio nella Los Angeles degli anni ’90, un affresco intimo in cui i destini contrastanti di 22 personaggi affrontano drammi, emozioni, piaceri, sorprese e pericoli della vita quotidiana. All’inizio del film, mentre scorrono i titoli di testa, uno strano balletto di elicotteri, che scarica un insetticida, ci informa che è in corso una guerra contro il moscerino della frutta. Nello stesso tempo, l’attenzione si concentra su alcuni personaggi che assistono a un concerto, ascoltano una cantante e guardano uno spettacolo televisivo. Quasi senza parole, attraverso un gioco di collegamenti visivi, Altman crea un legame tra questi volti che gradualmente diventeranno familiari e capiremo cosa li unisce seguendo le loro storie. Alla fine del film, è un terremoto che riunirà di nuovo i protagonisti.
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Dracula di Bram Stoker (1992)
Ho detto più volte di non amare il genere horror, ma questo film, a dispetto dell’argomento, è molto più vicino al dramma romantico che all’horror, ed è di una magnificenza estetica a mio avviso superba. Coppola dichiara nel titolo di rifarsi al testo originale di Abraham Stoker, il romanzo gotico che ha reso celebre il personaggio di Dracula. In effetti la sceneggiatura rimane molto fedele al libro, ma se ne discosta anche in alcuni punti salienti, e i dettagli inseriti dal regista, assenti nell’opera originale, arricchiscono notevolmente la qualità generale della storia. Coppola riesce a darci una versione fedele al classico, ma al tempo stesso moderna e molto più completa.
Continua a leggere “Dracula di Bram Stoker (1992)”I ragazzi della 56ª strada (1983)
A metà strada tra Gioventù bruciata e West side story, I ragazzi della 56a strada è un film quasi epico sui problemi dell’adolescenza, in particolare sulle difficoltà dei giovani disagiati che crescono nelle periferie, tra la violenza delle bande e quella della polizia. Il film vanta un cast stellare, perché riunisce quelli che sarebbero diventati grandi nomi di Hollywood, da Patrick Swayze e Tom Cruise, Rob Lowe e Matt Dillon, fino a Diane Lane, C. Thomas Howell, Ralph Macchio, Tom Waits ed Emilio Estevez, allora tutti giovanissimi, e diretti niente meno che da Francis Ford Coppola. Se a questo si aggiunge che il film è basato su un romanzo degli anni ’60, The Outsiders, che a noi non dice molto, ma che in America era diventato uno dei libri più letti dai giovani in età scolare, c’è abbastanza materiale per entrare nel mito.
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