Roland Emmerich è notoriamente amante delle fantasie piĂą estreme: che si tratti di invasioni aliene, mostri giganteschi o cambiamenti climatici apocalittici, ci ha abituato a situazioni straordinarie, e a film di grosso budget ma con scenari piuttosto leggeri. Con Stargate ci ha regalato un film intelligente e originale, in cui azione, fantascienza, avventura, umorismo e un pizzico di romanticismo, sono stati mescolati in un copione brillante, che è rimasto un cult per decenni, dando vita, tra l’altro, a svariate serie televisive. Ispirato alle teorie di Erich von Däniken secondo cui le piĂą antiche civiltĂ umane sono state visitate dagli extraterrestri, il film racconta di alcuni scienziati che scoprono una macchina di teletrasporto aliena, in un’antica rovina egizia. Un egittologo caduto in disgrazia e un colonnello con un passato da dimenticare guideranno una spedizione attraverso il misterioso portale, scoprendo un pianeta abitato da esseri umanoidi che adorano il dio egizio Ra.
Continua a leggere “Stargate (1994)”Tag: Kurt Russell
La cosa (1982)
Questa pellicola è molto più di un banale horror. Intanto può essere considerato per svariati motivi il migliore tra i film di John Carpenter, oltre che il primo capitolo della sua trilogia dell’Apocalisse, che comprende Il signore del male, del 1987, e Il seme della follia, del 1994. In secondo luogo, ha illustri predecessori, perché è in qualche modo il remake de La cosa da un altro mondo, del 1951, ed è tratto dallo stesso racconto di John Campbell, dal titolo originale Who goes there?
Continua a leggere “La cosa (1982)”Grosso guaio a Chinatown (1986)
Film del geniale John Carpenter, che qui ha raggiunto i vertici dell’originalità , è una sapiente commistione di generi tra avventura, fantasy, action e arti marziali, tutto brillantemente insaporito da una dose abbondante di humour, che ne fa un’intelligente parodia. Perfetta l’ambientazione nel quartiere di Chinatown, dove aleggiano ad ogni angolo millenarie leggende tra magia e realtà , perfetta la scelta del protagonista, un Kurt Russell che sfoggia i soliti bicipiti da urlo, ma è spaventato in modo imbarazzante, alle prese con un mondo che non solo non conosce, ma non ha neanche alcuna voglia di conoscere.
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