Non so per quale motivo, ma i film che riguardano lo sport raramente riescono a conquistarmi, a meno che non siano epici come Fuga per la vittoria o commoventi come Million dollar baby. In pratica riesco ad apprezzarli quando rappresentano lo sport nel vero senso della parola, come qualcosa di giocato con il cuore, non come un mezzo per ottenere soldi e fama. Poi ci sono drammi che usano lo sport solo come uno sfondo, una scusa per dimostrare che l’impegno, lo sforzo e il supporto incondizionato spesso portano a risultati eccellenti. O per mostrare come individui altrimenti svantaggiati possano ottenere successi insperati, una volta trovata la propria strada per la realizzazione personale. È il caso di questa pellicola che ci racconta una storia vera e molto toccante.
Continua a leggere “The blind side (2009)”Tag: Sandra Bullock
Premonition (2007)
Un film molto particolare, che trascina lo spettatore in una storia surreale al limite del fantastico, pur mantenendo un realismo di fondo che si esplica in un finale a sorpresa. Una sorta di viaggio tra dimensioni parallele che richiede non solo la sospensione dell’incredulità, ma anche una certa clemenza nei confronti di alcune incoerenze della sceneggiatura.
Continua a leggere “Premonition (2007)”Crash – Contatto fisico (2004)
Un film a mosaico, composto da tante storie diverse che si intersecano, un cast eclettico di attori dalla forte personalità, un approccio coraggioso al tema del razzismo, e una sceneggiatura non a caso premiata con l’Oscar, che contiene molte situazioni di conflitto. Tutti questi punti di forza sicuramente elevano il film al di sopra della media, ma allo stesso tempo fanno sembrare la pellicola un po’ troppo ambiziosa nella sua esecuzione, rendendo il messaggio centrale più debole, invece che più forte. Paul Haggis, autore del soggetto e sceneggiatore, oltre che regista, manda un messaggio ben preciso: tutti siamo in una certa misura razzisti o possiamo essere motivati, in determinate circostanze, ad esprimerci come tali. Il razzismo può avere varie manifestazioni e cause a volte insospettabili, e il film cerca di esplorarle attraverso una serie di personaggi che il destino fa incrociare, o meglio, come suggerisce il titolo, fa scontrare.
Continua a leggere “Crash – Contatto fisico (2004)”Loverboy (2005)
Film decisamente poco conosciuto, fa parte di quel cinema indipendente, fuori dai circuiti hollywoodiani, che difficilmente diventa campione d’incassi, ma che spesso, come in questo caso, riserva bellissime sorprese. Kevin Bacon dirige la moglie in una storia al femminile delicata e commovente, ma dai risvolti inaspettatamente tragici.
Continua a leggere “Loverboy (2005)”Formula per un delitto (2002)
Un giallo originale e intelligente, con un ritmo serrato, sostenuto fino alla fine, una discreta suspense, e un finale imprevedibile fino all’ultimo fotogramma. In realtà non è un vero e proprio giallo, perché i colpevoli sono noti fin dall’inizio, ma piuttosto un thriller psicologico in cui la parte più interessante è il brillante lavoro investigativo che porterà al loro smascheramento. Perché il delitto perfetto, almeno al cinema, non esiste.
Continua a leggere “Formula per un delitto (2002)”Il momento di uccidere (1996)
Emozionante legal movie tratto dall’ennesimo capolavoro di Grisham e uno dei film più belli che abbia mai visto sul tema della giustizia e del razzismo. La storia è chiaramente improntata ad un rigido manicheismo, per cui da una parte ci sono i buoni, che rasentano la santità, fino all’estremo sacrificio in nome dei propri princìpi, dall’altra ci sono i cattivi, minacciosi, violenti, e disgustosamente vigliacchi.
Continua a leggere “Il momento di uccidere (1996)”The Vanishing – Scomparsa (1993)
Un thriller interessante e originale, banalizzato purtroppo da un finale un po’ prevedibile e poco realistico, ma decisamente liberatorio. Ho scoperto, molto tempo dopo averlo visto al cinema, che era il remake di un thriller franco olandese, diretto dallo stesso regista cinque anni prima, distribuito in Italia con il titolo Il mistero della donna scomparsa. Pare che l’originale fosse molto più cupo, ma anche più filosofico nelle ambizioni, mentre per il mercato americano il regista, olandese, si è adattato a girare una pellicola più banalmente commerciale e con un finale che potesse essere gradito al pubblico statunitense. Io non ho visto l’originale, ma questo remake mi è piaciuto, pur con i suoi difetti, e ho applaudito il finale.
Continua a leggere “The Vanishing – Scomparsa (1993)”Ricatto d’amore (2009)
Questa riuscita commedia sentimental-brillante è più o meno l’esatto contrario di Due settimane per innamorarsi, dove al posto del capo egocentrico ed esigentissimo c’è una dirigente rigidissima ed estremamente pretenziosa, mentre l’assistente vessato e sfruttato oltre misura questa volta è il maschietto, costretto ad assecondare le pretese della sua insopportabile principale oltre ogni immaginazione.
Continua a leggere “Ricatto d’amore (2009)”Due settimane per innamorarsi (2002)
Questa pellicola ha le carte giuste per piacere, perché è un’ottima miscela di romanticismo e commedia brillante, che si avvale tra l’altro di una coppia davvero ben assortita: Bullock e Grant, belli, simpatici e irresistibili. Se non amate questi attori, allora lasciate perdere, perché il film si regge essenzialmente sulla loro alchimia. Purtroppo dalle storie d’amore è difficile aspettarsi qualcosa di nuovo, tutto è abbastanza prevedibile, il finale scontato, l’atmosfera patinata e, in questo caso, glamour, visto l’ambiente in cui si svolge la storia. Eppure questo film riesce a non annoiare, anzi tiene vivo l’interesse dello spettatore catalizzandolo non tanto sulla storiellina in sé, tutto sommato banale, ma sui ritratti psicologici dei personaggi, sui loro caratteri così diversi eppure così complementari, così apparentemente lontani, ma sostanzialmente tanto simili da attrarsi irrimediabilmente.
Continua a leggere “Due settimane per innamorarsi (2002)”Molto forte, incredibilmente vicino (2011)
Tratto dal secondo romanzo di Jonathan Safran Foer, è un film intenso e struggente che parla di una perdita dolorosa e della lotta disperata per superarla. Oskar Schell è un bambino di 11 anni che deve venire a patti con la morte del padre, scomparso nell’attentato alle Torri gemelle. Diciamo subito che non siamo di fronte all’ennesimo film sull’11 settembre, qui la tragedia rimane sullo sfondo, anche se contribuisce non poco a rendere particolarmente toccanti alcune scene. Ma il tema centrale del film rimane il dolore della perdita, e se il padre di Oskar fosse morto in un incidente o per un infarto, non farebbe molta differenza per le dinamiche della vicenda.
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