Non è facile definire questo film, che affronta in modo decisamente nuovo, anche se non originalissimo, la tematica dell’origine del male. E’ un poliziesco che si trasforma in thriller sovrannaturale, con sfumature di mistero al limite dell’horror, ma sempre molto contenute.
Tutti prima o poi ci siamo chiesti, di fronte a delitti particolarmente efferati o apparentemente senza ragione, come poteva un essere umano arrivare a una tale ferocia. Il cinema di solito risponde a questa domanda con un serial killer che agisce per le piĂą svariate ragioni, spesso in preda alla follia o a una qualche fissazione, magari di tipo religioso come accade in Se7en. Questa pellicola, invece, sostiene un’altra tesi e ci mostra come il male può avere origine demoniaca e impossessarsi di noi senza che ce ne rendiamo conto, utilizzandoci come semplici esecutori dei suoi scopi.
Tag: John Goodman
Molto forte, incredibilmente vicino (2011)
Tratto dal secondo romanzo di Jonathan Safran Foer, è un film intenso e struggente che parla di una perdita dolorosa e della lotta disperata per superarla. Oskar Schell è un bambino di 11 anni che deve venire a patti con la morte del padre, scomparso nell’attentato alle Torri gemelle. Diciamo subito che non siamo di fronte all’ennesimo film sull’11 settembre, qui la tragedia rimane sullo sfondo, anche se contribuisce non poco a rendere particolarmente toccanti alcune scene. Ma il tema centrale del film rimane il dolore della perdita, e se il padre di Oskar fosse morto in un incidente o per un infarto, non farebbe molta differenza per le dinamiche della vicenda.
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