Non c’è niente che ci piaccia vedere al cinema come la gioia di Davide che batte Golia, o di Cenerentola che conquista il suo principe. Se poi il protagonista incarna il sogno impossibile e riesce a risalire la china faticosamente verso un glorioso lieto fine, il successo è assicurato. Ed è ancora meglio se la storia è vera. Ron Howard ci racconta il dramma vissuto di un eroe molto umano: un povero immigrato irlandese che lotta per mantenere la propria famiglia e ci riesce, contro ogni previsione, un perdente che crede nei valori della famiglia, e che riesce a fare carriera con nient’altro che una forte volontĂ e un paio di pugni. La storia di James J. Braddock è abbastanza improbabile da risultare incredibile se non sapessimo che è tutto vero.
Continua a leggere “Cinderella man (2005)”Tag: Russell Crowe
L.A. Confidential (1997)
Ambientato sullo sfondo affascinante della Los Angeles degli anni ’50, è un film che richiama le atmosfere di Chinatown. Una storia di corruzione e depravazione a vari livelli, tra prostitute, squallidi reporter e poliziotti marci fino al midollo. Chiunque pensi che il periodo d’oro della Hollywood anni ’50 fosse tutto sfarzo e glamour, dovrĂ ricredersi. Come ogni noir che si rispetti, il film si apre con la voce fuori campo di uno dei personaggi, che ci introduce agli aspetti piĂą squallidi della vicenda, mostrandoci quanto sia fasullo il mondo di cui si parla. Danny De Vito, nei panni di un reporter scandalistico, ci racconta il lato oscuro di Hollywood con un monologo forte e cinico.
Continua a leggere “L.A. Confidential (1997)”Il gladiatore (2000)
All’inizio del nuovo millennio, Ridley Scott si assume il compito, non facile, di ridare vita ad un genere cinematografico ormai desueto, e lo fa da par suo, firmando un film straordinariamente potente. Fin dalla sequenza iniziale ci immergiamo in un’atmosfera epica, un misto di antichità classica e qualche accenno di storia, quel tanto che basta per inserire le vicende del protagonista in un contesto storico verosimilmente realistico. Siamo chiaramente di fronte a un film, non a un documentario, incentrato su un personaggio che non è realmente esistito, ma che incarna tutte le caratteristiche legate all’epoca e alla condizione sociale in cui avrebbe potuto vivere. Qualunque polemica sulle incongruenze storiche è quindi inutile.
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