Non è facile definire questo film, che affronta in modo decisamente nuovo, anche se non originalissimo, la tematica dell’origine del male. E’ un poliziesco che si trasforma in thriller sovrannaturale, con sfumature di mistero al limite dell’horror, ma sempre molto contenute.
Tutti prima o poi ci siamo chiesti, di fronte a delitti particolarmente efferati o apparentemente senza ragione, come poteva un essere umano arrivare a una tale ferocia. Il cinema di solito risponde a questa domanda con un serial killer che agisce per le piĂą svariate ragioni, spesso in preda alla follia o a una qualche fissazione, magari di tipo religioso come accade in Se7en. Questa pellicola, invece, sostiene un’altra tesi e ci mostra come il male può avere origine demoniaca e impossessarsi di noi senza che ce ne rendiamo conto, utilizzandoci come semplici esecutori dei suoi scopi.
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Shutter island (2010)
Un affascinante thriller psicologico, che ricalca le orme dei vecchi noir anni ’50, riprendendone l’atmosfera claustrofobica e misteriosa, e aggiungendo qualche elemento di destabilizzante modernità . Tratto dal romanzo L’isola della paura di Dennis Lehane, è una storia ricca di suspense costruita come un meccanismo a orologeria, in cui ogni dettaglio si incastra perfettamente con gli altri creando un insieme solo apparentemente disordinato, che alla fine trova la sua ragione d’essere.
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