Penso che se Gina Lollobrigida avesse potuto scegliere un film per cui essere ricordata, avrebbe scelto questo. E non solo perchĂ© era giovane e nel periodo del suo massimo splendore, ma perchĂ© questa commedia leggera e spensierata è il ritratto di un’ Italia piena di speranze, con pochi soldi in tasca forse, ma tanta gioia di vivere. Dopo i capolavori amari del Neorealismo come Roma, cittĂ aperta, Ladri di biciclette o Riso amaro, da cui si ricavava un’immagine dell’Italia come un paese povero e desolato, il pubblico sentiva il bisogno di tornare a sorridere e a sognare. E lo fece proprio con questa commedia, che rappresenta il prototipo di tutte le commedie all’italiana che sarebbero poi venute negli anni a venire. Una storia semplice, animata da personaggi veri e schietti, in cui ci si poteva riconoscere, e che rappresentavano vizi e virtĂą degli italiani.
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