La gatta sul tetto che scotta (1958)

Grande classico della Hollywood che fu, tratto da un’opera di Tennessee Williams e interpretato da divi senza tempo come Liz Taylor, Paul Newman, e da uno straordinario caratterista come Burl Ives.  Nello stesso anno de La lunga estate calda e un anno prima de I segreti di Filadelphia, Newman ci regala un’altra intensa interpretazione in un film molto coinvolgente. È un dramma familiare pieno di intrighi e gelosie, che pulsa e si infittisce all’interno di una famiglia benestante, per poi emergere e manifestarsi di fronte a un evento tragico che coinvolge il capofamiglia. Sono tanti i temi trattati, come certa ipocrisia nei rapporti familiari, l’avidità insita nella natura umana, le difficoltà della vita di coppia e la malattia. E c’è anche un vago accenno all’omosessualità, che nel dramma di Williams era molto più palese.

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È nata una stella (1954)

Forse non tutti sanno, soprattutto i giovanissimi, che il film di Bradley Cooper che ha regalato l’Oscar a Lady Gaga, è in realtà un remake, addirittura il quinto di una serie di rifacimenti. Il primo film, l’unico con un titolo diverso, è A che prezzo Hollywood?, del 1932, firmato da George Cukor, dove la protagonista era un’umile cameriera che sognava di fare l’attrice. Nel 1937 Wellman ne fa il primo remake, mantenendo invariata la storia ma cambiando il titolo in È nata una stella. Nel 1954 è la volta di Cukor che riprende il titolo ma cambia leggermente la storia, trasformando l’aspirante attrice in una talentuosa cantante, e firmando uno dei migliori musical di Hollywood. Per la cronaca, prima di Cooper, c’è stato un altro remake musicale con Barbra Streisand e Kris Kristofferson, che ha cambiato leggermente il finale della storia, trasformando il suicidio di lui in una morte accidentale.

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