Il terrore corre sul filo (1948)

Un thriller quasi perfetto, tratto da un radiodramma di Lucille Fletcher, da lei stesso sceneggiato. E’ chiaro che l’aiuto della macchina da presa contribuisce non poco ad aumentare l’atmosfera tesa di una storia nata per la radio, che conteneva già diversi elementi drammatici, ma tutti concentrati nella narrazione e nei dialoghi. Il regista, infatti, grazie alle immagini riesce a catturare molto bene il senso di solitudine e desolazione che segna la vita dei personaggi e confeziona un film in cui la suspense è tangibile, pur essendo quasi del tutto privo di azione, confinato nel ristretto spazio di una camera da letto, come la sua protagonista.

Continua a leggere “Il terrore corre sul filo (1948)”

Il mago della pioggia (1956)

Una favola romantica, su misura per i due protagonisti, che danno qui il meglio di sé, favoriti anche dalla struttura decisamente teatrale della pellicola, che non si perde in dettagli inutili ma concentra tutta l’attenzione sugli attori e i dialoghi. Il film è tratto da un lavoro teatrale di Richard Nash sull’incapacità di amare, anche se la storia, all’apparenza semplice, sembra ruotare intorno ad un imbroglio.

Continua a leggere “Il mago della pioggia (1956)”

Vincitori e vinti (1961)

I processi di Norimberga si tennero nel 1945 e nel 1946 in un tribunale speciale istituito dagli Alleati, contro i capi della Germania nazista, accusati di crimini di guerra. Ma dopo la condanna dei vertici politici e militari, ci si pose il problema di perseguire anche i burocrati, che di fatto avevano attuato la politica tracciata da Hitler senza ribellarsi. Tra questi in particolare furono accusati i giudici, che condannavano a morte degli innocenti, solo per le loro opinioni politiche o religiose. La questione era se fossero anche loro colpevoli di crimini contro l’umanitĂ , o se fossero invece da considerarsi innocenti perchĂ© avevano semplicemente compiuto il loro dovere, applicando la legge. E come doveva essere giudicato l’intero popolo tedesco, che sosteneva di non sapere nulla e guardava dall’altra parte mentre ebrei e altri indesiderabili venivano privati ​​dei loro diritti? In fondo era la questione piĂą difficile da dirimere, perchĂ© non si parlava di militari che avevano obbedito agli ordini, ma di magistrati che avevano fatto il loro lavoro, applicando le regole imposte dal regime. Vincitori e vinti tratta di questo spinoso tema e cerca di dare una risposta. 

Continua a leggere “Vincitori e vinti (1961)”