Perfetti sconosciuti (2015)

L’avete visto quasi di sicuro, chi al cinema, chi in televisione, o almeno ne avete sentito parlare. E’ stato un grandissimo e meritatissimo successo italiano che ha battuto il record di remake (24) in tutto il mondo, in Paesi diversi, di lingue e culture differenti, dall’Europa fino all’India, dal Vietnam al Messico. Critica e pubblico praticamente unanimi nel decretarne la bellezza… Per questo io l’ho visto tardi, quando probabilmente ero l’unica rimasta a non conoscerlo.

Fondamentalmente non mi fido dei giudizi troppo estremi, nel bene come nel male. Mi è capitato di vedere film giudicati brutti, che a me sono piaciuti molto, mentre sono rimasta a volte delusa da film universalmente apprezzati, spesso come capolavori. In questo caso, però, non ho potuto fare altro che concordare con il giudizio unanime. Un film veramente ben fatto, intelligente nell’idea, indubbiamente semplice ma realizzata in modo molto articolato, e originale nella struttura narrativa, elementare anche quella, ma per nulla banale.

Il regista è quel Paolo Genovese, specializzato in commedie brillanti, che ha già firmato film come Immaturi e Tutta colpa di Freud, ma che qui fa il salto di qualità verso la commedia amara, dove si ride (fino a un certo punto) ma si riflette anche, e il risultato è un film davvero molto intrigante, da vedere in compagnia degli amici per poi discuterne insieme. Ma, per carità, non vi venga in mente di prendere spunto dal film…

L’idea di partenza, l’accenno brevemente per i pochi che ancora non lo sanno, è una cena tra coppie di amici che si trovano regolarmente insieme, e che pare si conoscano e si frequentino da parecchio tempo. Tra tante coppie, un solo single, che riserverà la sorpresa più sconvolgente. L’occasione è un’eclissi di luna da guardare tutti insieme, per condividere l’esperienza.

Poi, improvvisamente, qualcuno ha l’idea di condividere anche i propri segreti più intimi, mettendo sul tavolo (letteralmente) i cellulari, mostrando a tutti i presenti i messaggi ricevuti nella serata e rispondendo in viva voce ad ogni chiamata. Gioco molto rischioso, che avrà conseguenze drammatiche per quasi tutti i commensali, mettendo a nudo non solo i piccoli e grandi segreti nascosti, ma i lati più reconditi del loro carattere, fino ad incrinare non solo i rapporti di coppia ma anche le amicizie.

Il ritratto molto amaro che esce dal film di Genovese è quello di un’assenza totale di sincerità e di onestà intellettuale, sia tra uomini e donne all’interno di quello che dovrebbe essere il rapporto più intimo, cioè il matrimonio, sia tra quelli che si considerano vecchi amici, ma in realtà non si conoscono affatto. L’unica cosa positiva, se così si può definire, è il fatto che gli scheletri nell’armadio non mancano a nessuno, e nessuno alla fine uscirà indenne da questo gioco al massacro.

La fotografia spietata di questo gruppo di amici, che apparentemente condividono frammenti della propria esistenza, ma che in realtà nascondono negli angoli più bui la loro vera natura, alterna sapientemente momenti di ilarità involontaria (grazie all’idea geniale di uno scambio di cellulari) a punte di drammaticità spiazzante, al punto che lo spettatore non riesce neppure ad immedesimarsi nella situazione, tanto è insopportabile persino il pensiero.

Il regista ha a disposizione non solo un’ottima sceneggiatura, che intreccia le storie e i personaggi con dialoghi ad incastro perfetto, senza sbavature, ma soprattutto un cast favoloso, che riunisce alcuni fra i migliori attori del panorama cinematografico italiano: Marco Giallini e Giuseppe Battiston su tutti, seguiti a ruota da Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Anna Foglietta, Edoardo Leo, e Alba Rohrwacher, più espressiva e meno gelida del solito.

Quello che colpisce maggiormente di Perfetti sconosciuti è il finale, una soluzione che se da una parte lascia interdetti, dall’altra ci rasserena, come la quiete dopo la tempesta, come un digestivo che ci aiuta a metabolizzare la sfilata di miserie umane che ci ha dato la nausea.

Perché alla fine tutto si risolve in un’ipotesi, in un “cosa sarebbe successo se”, e la domanda ovviamente viene girata allo spettatore, che darà la sua personalissima risposta. Cosa succederebbe se anche noi facessimo quel gioco? E’ meglio mantenere in piedi un castello di bugie o far crollare tutto dicendo la verità, che rende sempre e comunque liberi? Una cosa è certa: meglio non scambiare mai il proprio cellulare con nessuno, tanto meno con un vecchio amico che pensiamo di conoscere.

Pubblicità

42 pensieri riguardo “Perfetti sconosciuti (2015)

  1. Tendenzialmente evito questo genere di produzioni italiane, soprattutto quando chi ci lavora dietro ha fatto titoli che non mi hanno mai lasciato nulla di memorabile. Ma questo “Perfetti Sconosciuti” è capitato davanti a me in una domenica di pioggia, presentandosi a soli 3 euro in un cesto alla Comet. A quel punto ho pensato: “per tre euro tanto vale dargli una possibilità”. Non mi sono certo strappato le vesti uscendo di casa gridando al capolavoro della commedia italiana, una volta terminata la visione, però devo ammettere che si è rivelata una piacevole sorpresa. Era da molto tempo che non vedevo un cast così vario usato con tanta efficacia da una sceneggiatura che nella sua semplicità non cade mai nella banalità, o peggio, nella commedia spicciola italiana.

    Piace a 2 people

      1. Sì, ma io l’ho trovato terribile, una scopiazzatura forzata.
        Tutto un altro livello.
        Ma naturalmente ognuno deve farsi la sua idea.
        Mentre non sapevo che Perfetti Sconosciuti avesse contato così tanti remake: mi fa piacere, per una volta siamo noi ad offrire un buon prodotto originale!

        Piace a 1 persona

      2. In effetti Perfetti sconosciuti è un’eccezione. Quest’anno credo che esca il remake danese…
        Anche io ho trovato che il film della Archibugi fosse una brutta copia dell’altro, però gli attori hanno fatto quello che potevano.

        Piace a 1 persona

      3. E’ che i confronti vengono spontanei e i nostri ci perdono sempre, o quasi sempre. Cmq non siamo i soli. Non so se hai visto il remake di Quasi amici fatto dagli americani: si intitola Sempre amici, e non te lo consiglio.

        Piace a 1 persona

  2. visto e apprezzato, non solo perchè sono fan di Giallini ma reputo Genovese un regista di talento e questo film ne è prova. La storia è sicuramente originale e mette in mostra i falsi perbenismi e la inconsistenza su cui reggono certe relazioni,; alti e bassi di emozioni da personaggi ben interpretati

    Piace a 2 people

  3. Ho il tuo stesso atteggiamento davanti ai film che tutti urlano essere un capolavoro, li tengo d parte per quando sarà, per quando non ne parlerà più nessuno. Per questo sono arrivato con forte ritardo a questo titolo eppure mi è piaciuto, malgrado io sia abbastanza allergico al cinema nostrano. Un giorno sarei curiosi di vedere almeno qualcuna delle reinterpretazioni straniere che ne hanno fatte 😉

    Piace a 2 people

  4. Devo dire che questo film mi è piaciuto.
    E trovo i registi italiani e gli attori dell’ultima informata : Giallini, Mastandrea, Gassmann, Leo, Battiston, Fresi, Calabresi, Argentero, Marchioni, Tognazzi e De Luigi … veramente molto validi.
    Da questo connubio e sceneggiature scritte molte bene, sono venuti fuori film molto piacevoli.
    Che fanno passare serate intelligenti.

    Piace a 2 people

  5. Dopo averne sentito tanto parlare, sono rimasta abbastanza delusa, l’idea è molto originale, indubbiamente, ma non è tra i suoi film 🎥 il mio preferito. Indubbiamente il cast è notevole, mi è piaciuta molto, come al solito, la tua recensione.

    Piace a 1 persona

      1. No, sai cosa è stato Raffa?
        Il film 🎥 è decisamente originale e veritiero, ma se ne è parlato così tanto, troppo, come hai detto tu stessa, questi parametri ci condizionano, e sono rimasta delusa per questo.
        Non perché penso che non sia un buon film, anzi!
        Ti immagini che cosa succederebbe se mettessimo i nostri cellulari sul tavolo?

        Piace a 1 persona

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...