Dopo una serie di ruoli drammatici indimenticabili, tra il successo di Kramer contro Kramer e il trionfo di Rain man, Dustin Hoffman tenta la via della commedia e dimostra di avere anche un irresistibile talento comico. Chi non ha visto Tootsie, potrebbe pensare che sia solo una delle tante stupide commedie degli anni ’80, e bisogna ammettere che vedere Hoffman vestito da donna, che non ingannerebbe neppure un non vedente in una notte senza luna, qualche dubbio può farlo insorgere. Tuttavia, sorvolando sulle apparenze, che neppure un grande come Billy Wilder aveva curato troppo nel trasformare Jack Lemmon e Tony Curtis in donne, il film diventa apprezzabilissimo per una sceneggiatura intelligente e accurata, che compensa ampiamente la stupidità dell’espediente iniziale.

Michael Dorsey è un attore teatrale, molto preparato e fin troppo pignolo, che vive a New York e affronta difficoltà quotidiane per poter lavorare. I ruoli buoni sono pochi, quelli che pagano bene sono in numero ancora minore e, come se non bastasse, Michael ha un problema in più: la sua reputazione è pessima, e nessuno vuole lavorare con lui per via di un carattere tutt’altro che facile. La soluzione che gli viene in mente è folle, ma funziona alla perfezione, tanto che viene assunto per interpretare alla televisione una famosissima soap opera. L’unico problema è che, per essere preso, finge di essere una donna.

Non è difficile superare il primo giorno con una parrucca, un po’ di trucco e qualche imbottitura nei punti giusti; più difficile sarà portare avanti la finzione nel tempo, quando finirà per innamorarsi di una collega e dovrà respingere più di un corteggiatore, compreso il padre della ragazza che gli interessa. Nell’evidente assurdità della premessa di un uomo vestito da donna che per mesi inganna non solo il pubblico, ma addirittura i colleghi a fianco dei quali lavora ogni giorno, con una voce sgraziata e tutto fuorché femminile, risalta l’intelligenza della sceneggiatura, che trasforma Hoffman nell’unico modo possibile: non una donna bella o sensuale, che sarebbe stato chiedere troppo, ma una donna di mezza età, poco attraente e nello stile della vecchia zia zitella, che vive con i gatti e passa le sue serate davanti alla televisione.

Tuttavia Dorothy Michaels, alter ego di Michael Dorsey, è una donna a tutti gli effetti. Ed è una donna determinata, intelligente, sfacciata, che tiene testa ai colleghi uomini e fa valere i suoi diritti, senza temere le rappresaglie del sesso opposto. Una donna che in breve tempo diventa l’idolo delle telespettatrici che si identificano in lei. La sceneggiatura merita un elogio per aver dato vita a una commedia che riesce a essere davvero divertente, con situazioni studiate per sfruttare al meglio gli elementi surreali.

Ad esempio: è possibile che un uomo vestito da donna possa avere più sex appeal di una donna vera? Si sa che il fascino a volte vale più della bellezza, ma una cosa è convincere le persone che sei una donna, un’altra è iniziare ad attrarre involontariamente gli uomini. L’umorismo è una costante del film ed è sempre di buon gusto, senza sfruttare l’ambiguità di certe situazioni che avrebbero potuto facilmente sfociare in una comicità grossolana. In questo è di gran supporto tutto il cast, che fornisce classe e credibilità anche ai momenti più scontati, in modo da non banalizzare tutto in caricatura.

Ricordando che siamo negli anni ’80, non credo che si possa cercare nella sceneggiatura qualche significato trasversale: si tratta di un film che vuole solo divertire, anche se una rilettura più moderna ha voluto vedere un messaggio antifemminista in un uomo che, vestito da donna, ottiene risultati migliori di una donna vera. Come dire che ancora una volta “uomo è meglio”, e che la miglior donna possibile in realtà è un uomo. È un modo di vedere le cose, ma non l’unico; a dire la verità, si potrebbe interpretare anche in modo diametralmente opposto.

Dorothy Michaels è un’avanguardia per il cambiamento: questa donna con le mani ruvide, i tratti del viso mascolini e una voce sgradevole, si afferma per il proprio genio e la propria energia, perché la sua forte personalità può permettersi di prescindere dall’aspetto. Ma al di là di queste considerazioni, il messaggio di Tootsie è molto più semplice, anche se questo non svaluta la sottigliezza della sceneggiatura: c’è un’evidente denuncia delle difficoltà lavorative nel settore della recitazione, e una critica delle disuguaglianze all’interno del settore stesso; senza dimenticare l’ironia con cui si mette in risalto il lato ridicolo di spettacoli come le soap opera e il fanatismo che le circonda.

Nutritissimo il cast che comprende Jessica Lange, sex symbol degli anni ’80, e Teri Garr, nei panni delle due donne a fianco di Tootsie, oltre a una giovane Geena Davis; un sempre divertente Bill Murray, come compagno di stanza di Michael, che assiste non senza preoccupazione alla sua trasformazione; George Gaynes e Charles Durning che scodinzolano dietro a Tootsie ignari del suo segreto. Il regista Sidney Pollack tiene per sé il ruolo dell’agente di Michael, con l’ingrato compito di rivelargli che nessuno vuole più lavorare con lui per il suo pessimo carattere.
Nel complesso Tootsie è una commedia semplice e immediata, leggera ma molto divertente, che va semplicemente goduta, senza cercare significati reconditi né tanto meno una profondità che risulta essere assente giustificata. E soprattutto ricordando che è un film degli anni ’80: inutile guardarlo con occhi moderni.
Come scrivi in conclusione, ogni prodotto va osservato e giudicato comprendendone il contesto che l’ha generato o permesso. Ma è proprio questa basilare capacità che viene meno sempre più spesso.
Negli anni ’80, vien da dire, almeno ci sapevamo divertire con spensieratezza.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esatto!! Senza tante paranoie… Adesso ogni parola e ogni gesto sono analizzati e interpretati. Non c’è più senso dell’umorismo.
"Mi piace"Piace a 2 people
Buon giorno 2 Bellissima commedia bellissima recensione
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie.
"Mi piace""Mi piace"
L’ho trovata una commedia molto carina e divertente, mi è piaciuta molto. Buona domenica.
"Mi piace"Piace a 1 persona
gran bel film da rivedere, ciao!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao, e buona domenica!
"Mi piace"Piace a 1 persona
non lo conoscevo ma è da recuperare presumo.
invece, uno studio rivela come invece molte volte i trans soprattutto ftom siano tra i più belli perché il genere di partenza riconosce nei tratti della persona i propri e quindi è quasi ermafrodita e narcisistico; lo stesso concetto può essere in un certo senso alla base del film
"Mi piace"Piace a 1 persona
Fingerò di sapere cosa vuol dire ftom… Cmq il film è divertente
"Mi piace"Piace a 1 persona
female to male
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ok 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il film preferito di mia moglie. Non il mio. Ma credo che generalmente piaccia molto di più alle femminucce per un effetto specchio. Scherzo naturalmente 🤣
"Mi piace"Piace a 1 persona
Due risate senza tanti pensieri 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo film 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
È un film che ricordo volentieri
"Mi piace"Piace a 1 persona
E’ una commedia che rivedo sempre con piacere!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Molto bello
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ho amato tanto questo film 🎥 e come sempre non posso che farti i complimenti per la tua splendida recensione, Raffa!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un film ancora piacevolissimo a distanza di tanto tempo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sono d’accordo con te.
"Mi piace"Piace a 1 persona