Sirene (1990)

Molto tempo fa, quando Cher era ancora biodegradabile, Winona Ryder danzava sotto la neve in Edward mani di forbice e Christina Ricci era piccola e dolce, Richard Benjamin le mise insieme in questa commedia romantica e un po’ folle. A questo trio femminile decisamente originale, pensò di affiancare Bob Hoskins nell’improbabile ruolo di seduttore. Ne è venuto fuori un film divertente e fuori dagli schemi, bizzarro come i suoi protagonisti, ma piacevole come la musica anni ’60 che gli fa da colonna sonora.

Rachel Flax è una donna ebrea assolutamente non convenzionale e molto ribelle. Costantemente in fuga da relazioni interrotte, cambia gli uomini come si cambia vestito, al punto che ha due figlie nate da padri diversi, e ogni volta che si trova in difficoltà per qualche motivo, preferisce scappare, cambiando città. E’ profondamente convinta che stare in un posto troppo a lungo equivalga a morire, e ne ha fatto uno stile di vita. Si trasferisce, per l’ennesima volta, insieme alle due figlie, dall’Oklahoma al piccolo villaggio di East Port, nel Massachusetts.

Le figlie, completamente abbandonate a se stesse, sembrano risentire di questo continuo spostarsi da un luogo all’altro e soffrono per la svagata superficialità della madre, ma reagiscono in modi diversi. La maggiore, Charlotte, per contrasto con la madre, è estremamente conservatrice, combattuta tra un’improbabile vocazione religiosa, e i primi turbamenti ormonali, che vive come un peccato da espiare.

La più piccola, Kate, è la più matura in famiglia, per quanto possa essere matura una bambina di dieci anni, ma almeno ha in mente un progetto ben chiaro da realizzare nella sua vita, diventare una nuotatrice professionista, e si concentra su di esso con una costanza e una serietà del tutto sconosciute alla madre. I contrasti caratteriali tra questi tre personaggi portano a inevitabili scontri e accese discussioni, che sono tra i momenti più divertenti del film.

Quando nella vita di questa squinternata famiglia entra Lou, il proprietario di un negozio di scarpe incontrato per caso da Rachel, le cose sembrano mettersi al meglio, almeno per un po’.
La regia approfitta di un ambiente insolitamente pittoresco e durante tutto il film mostra sfondi naturali e luoghi bellissimi, il tutto vestito con lo spettro dei colori autunnali, sfruttando le sfumature di luce e di colore della stagione.  

Tratto dal romanzo omonimo di Patty Dann, il film si regge soprattutto sulle interpretazioni dei protagonisti, tutti perfettamente a proprio agio nei rispettivi ruoli, e affiatati tra loro da una chimica che salta subito agli occhi. Cher è perfetta nel ruolo della madre che di tutto si occupa tranne che di fare la madre: riempie le sue serate con uscite, feste e abiti pacchiani che cambia continuamente, ignora le figlie e i loro problemi, che a lei sembrano assurdi, e di certo non si occupa di cucinare; l’unica cosa che adora fare è preparare deliziosi tramezzini a forma di cuore e spiedini di mashmallows.

Winona Ryder se la cava molto bene nei panni di un’adolescente confusa che non sa se farsi suora, per evitare di diventare ribelle come sua madre, o cedere all’attrazione per il bel Joe, che cerca di respingere perché la giudica un peccato. E’ lei che ha il compito di raccontare tutta la storia come voce fuori campo, e la sua ingenuità quasi infantile è spesso fonte di comicità involontaria. La piccola Christina Ricci, al suo debutto sullo schermo, è incredibilmente tenera in un ruolo innocente e dolce, ma mostra già il germe del talento che possiede.

Bob Hoskins si destreggia tra queste donne con molta ironia e a sorpresa riesce a far sembrare credibile la coppia con Cher, dentro e fuori le lenzuola. Nella vita reale non si darebbero molte possibilità al tarchiato e buffo Lou con una donna come Rachel, ma Cher e Hoskins riescono a far sembrare la loro relazione verosimile. Quando però il rapporto diventa troppo stretto e intimo, l’unica soluzione di Rachel al problema è allontanarsi.

Mentre le tre donne sembrano avvicinarsi l’una all’altra ed entrambe le figlie iniziano ad affezionarsi a Lou, l’inquieta Rachel è visibilmente angosciata all’idea di imborghesirsi, e questo crea non poca tensione sul finale. Ma non vi dico come va a finire: guardatelo perché ne vale la pena. E’ un sorso di allegria spensierata che allontana la noia e i brutti pensieri.

24 pensieri riguardo “Sirene (1990)

      1. …Però l’affermazione è sbagliata! 😉 Basta guardare le foto di Cher da giovane, precedenti, quando era solo cantante, per rendersi conto che se nel momento del film pareva carina aveva già subito importanti plastiche facciali capaci di cambiarle letteralmente i connotati! ;P
        Per il resto mi hai fatto tornare in mente due film bellissimi e diversissimi con due attrici qui presenti. Uno è Le streghe di Eastwick e l’altro Monster. Il primo con Cher, il secondo con Cristina Ricci. Spero che parlerai presto di questi film, se ancora non lo hai fatto, perché meritano davvero molto…

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      2. Non ne ho ancora parlato, ma ci sarà occasione prima o poi. Sono d’accordo su Cher, sicuramente non è più quella degli anni ’70, ma ancora non era nemmeno tutta plastica. Diciamo che aveva cominciato…

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      1. Ogni tanto? Raffa, non c’è una frase che tu non azzecchi!
        La tua modestia ti fa onore, sai quanto io nutra profonda stima in te e nel tuo lavoro, per nulla facile. So di averlo già detto, ma te lo ripeto volentieri.
        In linea generale, viviamo in un mondo nel quale in molti si lamentano o protestano se c’è qualcosa di storto.
        Io amo offrire una parola gentile e cordiale a chi lo merita.
        Guarda in su, guarda in giù, dai un bacio 😘 a chi vuoi tu.
        Ti faccio davvero i miei più sinceri complimenti e ti mando un bacio 😘 💋
        Buona giornata 😃 🤗

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  1. «quando Cher era ancora biodegradabile» ahahaha ho riso per mezz’ora! Definizione perfetta 😀
    Sono molto affezionato a questo film, che seguii da vicino alla sua uscita: avevo 15 anni e una cotta per Winona, quindi non me lo potevo certo far sfuggire. Poi la trasmissione televisiva “CIAK” mi regalò il videoclip “Shoop Shoop Song” con le tre attrici protagoniste e davvero divenne tutto più magico. Il film ricordo che mi è piaciuto ma non così tanto da rivederlo, mentre il videoclip l’ho rivisto milioni di volte e la canzone è ancora nelle mie raccolte di colonne sonore: in pratica le uniche scene che ricordo del film sono quelle mostrate nel videoclip.
    Sono passati 32 anni dalla mia visione ma sento di concordare con il tuo giudizio. 😉

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  2. “Molto tempo fa, quando Cher era ancora biodegradabile” qua hai già vinto tutto 😂😂😂😂😂😂😂

    l’ho visto troppo tempo fa, ho vaghissimi ricordi, per esempio mi ricordo la scena della vasca della Ricci ma poi il vuoto; per esempio, ero convinto che il boy di Cher fosse Danny de Vito LOL

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